La Pazza Gioia : quando la follia non è mai stata così lucida

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Dove sta il confine?

Te lo domandi più volte mentre scorrono sul grande schermo le immagini de  “La Pazza Gioia“.

Un film che fin dal titolo sintetizza, con sagace ironia, tutta la disperazione che può nascondersi sotto le mentite spoglie della follia.
Di base l’immensa capacità d’amare delle due protagoniste  femminili che, all’inizio della fuga sembrano rievocare un po’ la storia di Thelma e Louise  e, poi, a  un certo punto diventano  lo specchio reciproco dei sentimenti / paure / sogni / angosce ora dell’una ora dell’altra .

La Pazza Gioia” è un film pieno di dinamiche, zeppo di geometrie che si muovono lungo una sceneggiatura ricca di attese, fughe, riprese che tengono attaccato allo schermo lo spettatore senza neanche dargli il tempo di respirare e  fino al punto di suggerirgli  di farsi portavoce di una curativa possibilità in più… una possibilità altra… naturalmente  a favore sia di Donatella (Ramazzotti) che di Beatrice (Bruni Tedeschi)

Infine… Le scelte e  i tagli di regia decisi da Virzi’, in alcuni momenti al limite del documentaristico,   donano alla pellicola quel quid in più che fa percepire come vera la storia ma, soprattutto,  come se fosse vista / rubata / / vissuta / corsa da occhi reali.

In realtà la storia di Virzì assomiglia a una delle tante che animano il nostro quotidiano e, secondo noi, non è un caso che ne “La Pazza Gioia ” abbiano un ruolo ben preciso, quasi attoriale,  certi  ritagli di giornale. Gli  stessi che, via via, devono  aiutare Valeria Bruni Tedeschi a svelare i perché e le radici della profonda solitudine che muove il personaggio interpretato  da Micaela Ramazzotti.

Presentato al Festival di Cannes 2016 nella Quinzaine des Réalisateurs, il film della durata di 118 minuti è uscito nelle sale il 17 maggio. Tra i protagonisti e gli altri interpreti principali  anche  Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno, Bob Messini, Sergio Albelli, Anna Galiena, Marisa Borini, Marco Messeri, Bobo Rondelli. La colonna Sonora è stata affidata a Carlo Virzì

Nato da una interessenza Francia Italia, il film è distribuito da 01 Distribution per conto della Lotus Production con Rai Cinema in coproduzione con Manny Film

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Ecco, in breve, la Sinossi del film

Beatrice Morandini Valdirana è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli è una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambi classificate come socialmente pericolose. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà ad una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani.

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