Il nuovo jazz veneziano di Angela Milanese e Maurizio Nizzetto

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Un nuovo progetto musicale della cantautrice e interprete veneziana Angela Milanese insieme al marito contrabbassista Maurizio Nizzetto che si ispira ai racconti dei misteri di Venezia raccolti dallo scrittore Alberto Toso Fei

Lei, Angela Milanese, è una cantautrice e interprete veneziana tra le più eleganti e intense del territorio, con una importante carriera musicale alle spalle al fianco di nomi importanti, dal pop al jazz, dalla musica d’autore alla canzone popolare (Pino Donaggio, Umberto Tozzi, Ricky Gianco e molti altri).

Lui, Maurizio Nizzetto, contrabbassista, è da 20 anni suo compagno di vita e di musica, raffinato compositore e interprete jazz.

Insieme rappresentano una delle rare coppie musicali che nella loro esperienza possono vantare di aver dato una nuova voce e una nuova musica alla bellezza della storica lingua veneziana.

L’hanno fatto per la prima volta con il brano scritto in veneziano “La dona nera”, che racconta del mistero della “dona nera” che rapì un bambino nel 1947, contenuto all’interno di questo nuovo progetto musicale “Un bocciòlo di rosa” (Azzurra Music, 2015). Un cd-book nel quale parole e musica si intrecciano ai racconti dello scrittore Alberto Toso Fei, impegnato da anni nella narrazione dei misteri della Laguna e nella valorizzazione della venezianità.
Dalle leggende alla musicalità del dialetto, il percorso intrapreso dai due artisti è una ricerca in due direzioni: all’indietro, nelle tradizioni e nelle antiche storie della città, e verso il futuro, provando a reinterpretarle con un approccio musicalmente nuovo.
Un progetto che prosegue quel percorso di rilettura delle melodie della tradizione veneziana iniziato nel precedente cd della Milanese “Peregrinazioni Lagunari” (Nota, 2009), nel quale la cantante interpretava antiche ninne nanne, serenate e filastrocche veneziane riproposte in chiave jazz.

Rientrano nell’opera anche brani tradizionali riarrangiati come “E mi me ne so ‘ndao” e “Battipali” (già in “Peregrinazioni lagunari”, La Nota 2009), un’interpretazione di Barche di carta dello “storico” cantautore veneziano Gualtero Bertelli e una rivisitazione raggae del tradizionale “Impiraresse vs Anguelanti” nel quale non poteva mancare il contributo di un’icona della moderna venezianità: sir Oliver Skardy.

Oltre a “La dona nera” nel cd compaiono anche brani originali scritti a quattro mani in italiano come “Un bocciòlo di rosa”, che narra la leggenda del “bocolo”, tradizione ancor oggi molto sentita dai veneziani.

E’ ancora la sfida di riappropriarsi della tradizione e delle sue storie e renderla attuale attraverso un linguaggio contemporaneo, che alcuni definiscono jazz. .

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