"Il Marchese del Grillo" con Enrico Montesano: grande successo e folla di vip ieri sera per la Prima nazionale al Teatro Sistina di Roma

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Era da tanto tempo che il Teatro Sistina, a mia memoria, non metteva (metaforicamente) le scarpe da ginnastica.

Lo spettacolo di ieri sera che, nella sua trasposizione dalla pellicola cinematografica al palcoscenico patria esemplare del musical d’autore , ha registrato la sua prima assoluta, non soltanto le ha fatte indossare metaforicamente  ai piedi dei suoi protagonisti ma, addirittura, anche alle scene. Ne è nato quel turbinio di azioni misto a orchestrazioni che ha permesso al cult cinematografico di Mario Monicelli di contagiare, nella sua rilettura in chiave teatrale, le nuove generazioni, spettatrici abituali del Sistina.

Lo spettacolo in versione sprint, scena-dopo-scena ha, così,  dimostrato al suo pubblico quanto possa essere amata una maschera così peculiare della tradizione romana come quella de “Il Marchese del Grillo”.

Ad anticipare l’atmosfera surreale della Commedia la musica e il rumore degli zoccoli dei cavalli in strada, ambedue legati all’arrivo, davanti allo storico  Teatro di Via sistina, di tre antiche ed eleganti carrozze in un tripudio di applausi che hanno catapultato le persone e le loro mani in aria con i telefonini, le telecamere e i flash impazziti di fotografi   nella Roma papalina di inizio ‘800.

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Merito di questo  ingresso trionfale e di grande spettacolarità, divenuto omaggio il Patron del Teatro Sistina e regista dello spettacolo Massimo Romeo Piparo. E’ nato per accogliere ieri sera, mercoledì 9 dicembre, il numerosissimo pubblico accorso ad assistere alla Prima nazionale assoluta de “Il Marchese del Grillo”. Un debutto molto atteso in una serata che fin da subito ha avuto il sapore di un evento.

Nessuno ha voluto perdersi  la possibilità di riscoprire il ritratto memorabile di uno dei personaggi più rappresentativi della romanità attraverso uno spettacolo coinvolgente, allegro  e di grandissimo livello artistico, oltre che ricco di spunti di riflessione. Seduti in platea, in un teatro gremito fino alle gallerie, moltissimi personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo e della cultura,  della politica e dello sport. Tra i presenti: Pippo Baudo e Giancarlo Magalli, Barbara Palombelli e Francesco Rutelli, Roberto Formigoni e Alessandro Di Battista, Claudio Lotito e Andrea Lo Cicero, e poi  Samuela Sardo, attrice e moglie del regista, Serena Autieri, Barbara De Rossi, Roberta Lanfranchi, Giulia Luzi, Cesare Bocci,  Stefano Masciarelli, Silvan, Giucas Casella, Zeudi Araya, Erminia Manfredi, Maria Paola Trovajoli e lo chef Alessandro Circiello, Gaia De Laurentis, Beppe Convertini, Patrizia Pellegrino.

A giudicare dall’entusiasmo che si respirava in platea, il successo del debutto è stato travolgente e rappresenta un ottimo auspicio per le repliche che accompagneranno tutto il periodo delle festività natalizie. Scritto per il teatro da Gianni Clementi, Enrico Montesano e Massimo Romeo Piparo, con le musiche originali composte e arrangiate dal Maestro Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le scene “sistiniane” di Teresa Caruso, i costumi perfettamente d’epoca di Cecilia Betona, lo spettacolo porta in scena un cast di oltre 30 artisti, tutti perfettamente calati nei panni dei personaggi: primo fra tutti il Ricciotto del film di Monicelli, Giorgio Gobbi, che ancora una volta farà rivivere il celebre servitore del Marchese, e poi Giulio Farnese (lo zio Prete), Tonino Tosto (papa Pio VII), Monica Guazzini (la Marchesa Madre), Dora Romano (madre di Faustina/moglie di Gasperino), Michele Enrico Montesano (Capitano Blanchard/Guardia Svizzera), Benedetta Valanzano (Olimpià).

“Il Marchese del Grillo – dichiara il Regista  Massimo Romeo Piparo – “illumina Roma in un momento molto particolare della propria storia contemporanea. La schietta filosofia di vita di Onofrio del Grillo pervade l’intera Commedia di rimandi attualissimi e tremendamente affini con la realtà a cui tutti i romani devono quotidianamente fare fronte: Giustizia corrotta, una Chiesa in bilico tra il debole potere spirituale e il più ammaliante potere temporale, il tremendo dilemma dell’essere e dell’apparire, il dramma dei più poveri contrapposto al cinismo dei potenti; tutti argomenti che sembrerebbero fotografare l’attuale sistema-Italia e ancor più l’inesorabile declino di Roma Capitale, ma che invece sono scaturiti quasi mezzo secolo addietro dalla felice intuizione di grandi Maestri della Commedia italiana della seconda metà del ‘900.

Il Marchese del Grillo, quindi, si appresta a diventare lo spettacolo giusto al momento giusto e nel luogo giusto; travolgerà il pubblico delle prossime Feste di Natale con fragorose risate e amare riflessioni in un perfetto mix tragicomico scandito da battute e aforismi indimenticabili.”

Noi comunque un appunto critico allo spettacolo siamo riusciti a formularlo. Se lo volete conoscere contattateci pure. Però solo  dopo aver visto lo spettacolo.

di Giovanni Pirri

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