Giffoni Festival: FORTUNATO CERLINO, DOPO GOMORRA E HANNIBAL SOGNO UN FANTASY

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L’attore anche con un cameo in “Inferno” di Ron Howard e Tom Hank.

“Lavorare con Savastano non è semplice. Alcune sere tornando a casa sentivo di avere ancora addosso Pietro, il suo modo di respirare, i suoi pensieri, il suo sguardo. Sono emozioni che ti investono” così Fortunato Cerlino ospite oggi del Giffoni Film Festival ha parlato del personaggio di Salvatore Savastano che interpreta in “Gomorra – La Serie” e che sta per tonare sugli schermi Sky con la sua seconda attesissima stagione. “Non è facile per un attore convivere con un personaggio così amato, sto lavorando molto con il mio staff per cercare di scrollarmi di dosso la sua etichetta. Quando recito però mi esercito molto, vesto il personaggio dall’interno, studio come si muove, come si veste, come parla e ovviamente in quel momento diventa parte di me”. Le riprese stanno andando avanti in questi giorni a Napoli, città natale dell’attore “Amo Napoli, è una città che ha una marcia in più ma è anche una cartina tornasole, quando le cose non vanno bene purtroppo assorbe tutto. Sono orgoglioso di essere napoletano ma bisogna avere la capacità di raccontare anche ciò che non va, anche se fa male, non bisogna voltare lo sguardo. Ci sono degli aspetti di Napoli che vanno denunciati. Penso che la scuola e la cultura siano il miglior antidoto alla camorra”.

Ora Cerlino è stato scelto come co-protagonista anche per la serie americana di grande successo “Hannibal”, con Mad Mikkelsen e Laurence Fishburne “Sta andando molto bene, ho avuto diversi apprezzamenti. Ho assorbito le atmosfere di Dostoevskij, ho studiato il personaggio, ho riletto la storia. In fondo è una storia romantica perchè l’ispettore che interpreto è mosso dalla voglia di incastrare il più famoso dei cannibali per vendicarne le vittime”. Preceduto da illustri colleghi nel ruolo dell’ispettore Rinaldo Pazzi, Cerlino si dichiara emozionato dal confronto “Ho usato la tecnica dello ‘struzzo’, non ho voluto riguardare l’interpretazione di Giancarlo Giannini perchè altrimenti mi sarei vergognato di rifare io quel ruolo. Ho cercato di evitare il confronto. Ho fatto finta che tutto fosse nuovo. Alla fine Giannini mi ha fatto i complimenti, ne sono contento”. Il passaggio dal napoletano all’inglese non è stato semplice ma “molto ha fatto anche l’istinto. Ho studiato ma mi sono anche buttato perchè mi piaceva molto il ruolo ed il contesto”.

Sulle differenze tra le produzioni italiane e internazionali ha poi aggiunto “Gli americani hanno un pregio che è quello di essere ancora bambini, non hanno mai sospeso il loro contatto con lo stupore. Il loro difetto è che studiano poco, sono contento che in questo gli italiani continuano a distinguersi”.

“Hannibal” non è però l’unico progetto internazionale al quale ha lavorato l’attore “Ho fatto un cameo all’interno di “Inferno” l’ultimo film di Ron Howard e Tom Hanks, girato in parte a Firenze”. Le riprese del film, nuovo capitolo della saga di Robert Lagdon tratta dai bestseller di Dan Brown, si sposteranno in due diverse località: a Istanbul e ancora in Italia, questa volta a Venezia. “E’ stato lo stesso Howard a volermi conoscere e ha spinto perchè fossi con loro sul set. Abbiamo parlato molto e chissà che in futuro non lavoreremo ancora insieme”.

Nel futuro però Cerlino sogna altro “Ora mi piacerebbe fare un fantasy – ha ammesso – Gli uomini sono infelici perchè non credono più nelle favole. Non credono nelle principesse ì, né nei draghi e questo è un peccato. La società di oggi purtroppo non è né a misura di bambino, né di donna, né di anziano, ma così non ha né futuro, né rispetto, né passato. Coltivo molta passione per la saga di Guerre Stellari, quando la guardo torno bambino: pop corn e luci basse. E di questo ne sono felice. Io penso che in realtà diventi un uomo solo quando capisci di essere un bambino”.

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