“Paesaggi di Confine”: omaggio a Francesco Rosi

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A cento anni dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, quattro proiezioni ad ingresso gratuito in programma il 23, 28 e 30 maggio alle 21.30 all’Auditorium di Villa Chigi di Castelnuovo Berardenga (SI)

I capolavori di Mario Monicelli, Francesco Rosi, Ermanno Olmi e Jean-Pierre Jeunet protagonisti della rassegna a cura di Visionaria con il Comune di Castelnuovo Berardenga (SI) in collaborazione con Fondazione Musei Senesi e Museo del paesaggio

Un omaggio ad un grande autore del cinema italiano e internazionale scomparso di recente: Francesco Rosi. La proiezione di uno dei suoi capolavori assoluti “Uomini contro” nel secondo appuntamento della rassegna “Paesaggi di Confine. La prima guerra mondiale nel cinema europeo” – curata dall’Associazione Visionaria con il Comune di Castelnuovo Berardenga (SI) in collaborazione con Fondazione Musei Senesi e Museo del paesaggio di Castelnuovo Berardenga – in programma sabato 23 maggio alle 21.30 all’Auditorium di Villa Chigi di Castelnuovo Berardenga (SI) (ingresso gratuito).

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Tratto dal libro “Un anno sull’altipiano” (1938) di Emilio Lussu (1890-1975), il film è un coraggioso atto d’accusa sull’uso del potere e dei rapporti di forza durante la Prima Guerra Mondiale. E’ ambientato sull’Altopiano di Asiago tra il 1916 e il 1917 e il protagonista è un giovane tenente interventista che si ribella alle follie di un generale che manda i suoi uomini al macello. Finirà fucilato per aver coperto chi aveva osato disobbedire. La rassegna che aveva aperto i battenti con La Grande Guerra del maestro Mario Monicelli, proseguirà con altre due proiezioni: Una lunga domenica di passioni di Jean-Pierre Jeunet, il kolossal francese previsto giovedì 28 maggio, che ci mostra l’assurdità della guerra tra realismo e oniricità e Torneranno i prati, l’ultima fatica poetica e dolorosamente realista di Ermanno Olmi la cui proiezione è in programma sabato 30 maggio con una bel antipasto alle ore 18,30 al Museo del Paesaggio con “Memorie e lettere della Grande Guerra”, letture sceniche a cura di Silvia Priscilla Bruni. “Abbiamo scelto quattro grandi autori e quattro grandi film perché ci sanno raccontare quanto sangue, quanto fango e quante lacrime, ma anche quante risate, speranza e visionarietà ci siano in una terra di confine” spiega Giuseppe Gori Savellini che cura la rassegna per Visionaria.

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